I 27 anni di avanzo primario* nei conti dello stato, che abbiamo accumulato pressoché ininterrottamente dal 1992 al 2019; sono serviti per pagare il disavanzo primario accumulato senza soluzione di continuità dal 1964 al 1990.
Gli anni che hanno consentito ai nostri genitori e nonni di comprarsi la casa e di andare anzitempo in pensione; l’abbiamo pagata noi da quando Tangentopoli ha rivelato agli ingenui che il benessere era fittizio, e pagato dalle generazioni che sarebbero seguite.
Per inciso, non abbiamo ancora finito di pagare il conto.
E non c’é nulla di cui vantarsi, se per 27 anni abbiamo tirato la cinghia: abbiamo soltanto un debito d’onore da ripagare.
* Spesa pubblica, al netto degli interessi sul debito, inferiore alle entrate (fiscali) complessive.