Analisi Ciclica sul Ftse Mib – di Eugenio Sartorelli

Vediamo di fare un’Analisi Ciclica sull’Indice Ftse Mib (in realtà il future) per capire i potenziali sviluppi per i prossimi giorni.

 

Vediamo l’andamento del future Ftse Mib a partire dal minimo del 16 marzo con dati a 60 minuti aggiornati alle ore 16:30 di oggi 29 aprile:

Il grafico è stato realizzato con il software Cycles Navigator da me ideato.

La linea verde a pallini rappresenta i prezzi del future Ftse Mib. La linea Bianca rappresenta il potenziale andamento ciclico (valido soprattutto per i tempi e per le tendenze e non per le forze (ovvero i prezzi). In basso vi sono degli Indicatori di Intensità di Forze Cicliche (ne uso circa 6-7 differenti).

 

Questo grafico rappresenta il Ciclo Intermedio (durata media pari a 3 mesi solari circa) – questo ciclo è partito in tempi idonei sui minimi del 16 marzo ed in leggero anticipo rispetto ai principali mercati Europei (18-19 marzo). Dopo la partenza del ciclo vi è stato un discreto rialzo sino ai massimi del 14 aprile. Questo recupero non è neppure arrivato ad un ritracciamento del 38,2% del forte ribasso precedente, cosa che invece hanno fatto l’Indice Eurostoxx50 e l’Indice Dax. Dai minimi del 21 aprile (vedi freccia rossa) vi è stato un recupero che sta portando verso nuovi massimi ciclici. Questa fase di nuova forza, che potrebbe anche restare nell’ambito di una lateralità più ampia, potrebbe durare sino al limite di metà maggio (vedi ellisse gialla in alto). Vi può al limite essere una fase di breve correzione intorno al 5 maggio (vedi freccia ciano). Dopo metà maggio è attesa una fase di indebolimento che può portare a fine ciclo nella 2° metà di giugno.

 

Giusto per dare qualche riferimento di prezzo (che io chiamo “livelli critici” e non sono veri target price) una fase di ulteriore recupero potrebbe portare sopra 18000 e poi verso 18300 e 18500. Una forza maggiore potrebbe spingere sino a 18700/18800 che per ora pongo come livello limite del rialzo ciclico.

Dal lato opposto, una correzione può riportare a 17700-17500 e 17300 punti. Valori inferiori e verso 17000 ci direbbero che questo ciclo sta perdendo forza e potrebbe passare prematuramente alla sua fase debole.

 

Ricordo che per quanto ci siano delle strutture cicliche all’interno dei mercati finanziari queste non sono e non possono essere esattamente regolari. Pertanto l’analisi svolta (come tutta l’analisi tecnica) non può che essere di tipo probabilistico, nel rispetto di una serie di regole che l’Analisi Ciclica prevede.

29 aprile 2020 – Eugenio Sartorelli – www.investimentivincenti.it

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