Antigua e Barbuda un sogno ad occhi aperti di Monica Forti

“Il Global Travel Trend Report pubblicato da American Express per il 2022 conferma la tendenza a trascorrere vacanze da sogno in luoghi indimenticabili, a contatto con la cultura locale e che lasciano un impatto positivo sui territori. Questi dati dimostrano come la qualità del proprio tempo libero sia sempre più oggetto di una ricerca attenta, a partire dalla scelta dello specialista a cui affidarsi. E quando film e magazine mostrano scenografie mozzafiato di foreste lussureggianti su coste punteggiate da ville principesche, il pensiero corre alla fascia caraibica. La vegetazione rigogliosa e le acque smeraldine sono incorniciate da spiagge impalpabili in località che già solo dal nome evocano atmosfere esclusive di cartoline uniche come Jamaica, Antigua, Santa Lucia, Bahamas, Grenada, Barbados e Curaçao”.

Questo riportava il quotidiano Repubblica solo pochi giorni fa, questo è esattamente ciò che cercavamo quando abbiamo iniziato a sognare il viaggio ad Antigua e Barbuda e questo è proprio ciò che abbiamo trovato una volta giunti sul posto all’inizio di gennaio.

Le nostre aspettative sono state superate in molti casi; non starò qui a descrivere la meraviglia del mare turchese e dei paesaggi mozzafiato, le sensazioni del bagno con le razze a Stingray City o lo stupore davanti allo Fregate bird sanctuary a Barbuda perché tutto questo lo si può trovare cercando notizie sul web. Ma se non ci si limita a vivere chiusi nei resort di lusso o a scendere a terra per poche ore da immense navi da crociera, come abbiamo visto fare spesso durante questa vacanza, allora si può tentare di entrare veramente in contatto con la realtà del Paese che si sta visitando. Ecco, quindi, il senso del nostro girovagare per l’isola con un’auto a noleggio che ci ha portato talvolta su strade non asfaltate e piene di buche, in zone periferiche dall’aspetto non proprio rassicurante o imbottigliati in un corteo elettorale corredato da bandierine e musica a tutto volume.

Tutto questo per scoprire che Antigua è un’isola sicura e che, pur avendo dimenticato il cellulare su una sedia di un fast food perso nel nulla, la signora che gestiva l’attività l’aveva conservato in una busta in attesa che lo recuperassimo alcune ore dopo. O ancora che l’entusiasmo per le elezioni del 18 gennaio aveva contagiato grandi e piccini lungo tutte le strade dell’isola.

Certo il contrasto tra le visioni da cartolina e il quotidiano della gente del posto talvolta lascia attoniti come già ci era capitato di vedere quando facemmo un meraviglioso giro in catamarano alle British Virgin Islands una decina di anni fa. Cartelloni pubblicitari lungo le strade invitavano gli antiguo-barbudiani a mandare i propri figli a scuola; il tasso di analfabetismo, infatti, pur se inferiore a quello di molti Paesi dell’area, riguarda l’1,1 % della popolazione.  Ma i Caraibi sono anche questo e, seppur Antigua e Barbuda sia uno dei Paesi con il reddito pro capite più alto nell’area degli Stati caraibici, la differenza rispetto al nostro tenore di vita è palese. Eppure, come ci ha fatto notare una guida del posto, bisogna riflettere che in molti casi gli isolani non saprebbero neppure cosa farsene di un quantitativo maggiore di denaro.

Abbiamo osservato che i ritmi dei caraibici legati non tanto all’orologio quanto al ciclo giorno notte sembrano più rispettosi delle persone di quanto non lo siano i nostri spesso troppo frenetici. Anche il tour a Barbuda ci ha permesso, oltre che godere delle meraviglie dell’isola gemella di Antigua, di osservare le tracce della devastazione lasciata dall’uragano del 2017. La nostra guida, Roberto Zorzi di Antigua +39 tour, ci ha raccontato quanto terribile sia stato quell’evento climatico che devastò il 95% degli edifici di Barbuda e quali conseguenze ha portato alla popolazione locale che è stata disincentivata dal ritornare sull’isola dopo essere stata sfollata. Abbiamo visto come la Natura stia lentamente cercando di riparare i danni enormi lasciati dai venti a oltre 300 chilometri all’ora che hanno caratterizzato l’uragano Irma di categoria 5+++, il livello più alto possibile.

Il bilancio di questi 14 giorni trascorsi tra relax, bagni, passeggiate e avventure non piò che essere positivo… come vivere in un sogno ed avere gli occhi aperti… Un viaggio che ci ha arricchito nello spirito, oltre che averci deliziato gli occhi e il palato; proprio come un viaggio, non solo una vacanza, dovrebbe fare.

A cura di:

Monica Forti

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