Nei momenti in cui si verificano rialzi inspiegabili di un’attività finanziaria è come se il mondo si spaccasse in due correnti di pensiero. Da un lato troviamo i catastrofisti, cioè coloro che ne ritengono imminente una caduta rovinosa. Dall’altro invece il gruppo di quelli che sono invece in fiducia totale e ritengono di aver trovato un filone di guadagni inesauribile. Molto spesso infatti appartengono al secondo gruppo gli investitori che hanno in portafoglio l’attività oggetto della riflessione, mentre è altrettanto frequente che il primo gruppo non l’abbia acquistata.
Capita inoltre che quando una parte del primo gruppo decide finalmente di acquistare l’attività citata perché nel frattempo ha preso il sopravvento il desiderio di possederla a propria volta, vengano realizzati i veri massimi di prezzo relativi e con essi possa poi partire effettivamente una caduta rovinosa.
Avere un approccio manicheo raramente porta buoni consigli e con questo scritto vorrei provare a stimolare una riflessione più ampia, più di processo.
Lo farò partendo in maniera insolita e cioè citando le parole dell’allenatore del Torino Calcio Davide Nicola che giovedì durante la presentazione della partita che il Torino ha poi giocato e vinto a Cagliari ha detto:
La maggior parte delle persone dedica tempo a cose che non può controllare.
Credo si possa e si debba partire da qui, dal sostituire le opinioni con i processi, le iniziative disorganizzate con il metodo, l’idea di potersi arricchire fin da subito con l’obiettivo di creare valore nel tempo.
Mi sposto velocemente su di un altro fronte, quello del confronto utilizzando questo video realizzato il 17 febbraio da Class CNBC dal titolo: Bernardi, bitcoin: dove può arrivare?