Cicli Secolari: rivisitare 100 anni di borsa, secondo Tony Caldaro

CICLI SECOLARI: Rivisitare 100 anni di borsa, secondo Tony Caldaro.

Prima di addentrarci all’interno del contenuto odierno vorremmo sottolineare la nostra immensa gratitudine quali lettori del maestro Anthony Caldaro che non solo ha portato avanti una straordinaria capacità di applicare all’evoluzione dei mercati l’affascinante teoria di Elliott Wave, ma ha voluto condividere pubblicamente i suoi studi e le sue elaborazioni attraverso un blog aperto a tutti. Il suo contributo alla conoscenza è stato di enorme portata e la sua eredità professionale ed etica è stata magistralmente raccolta da sua figlia Christine e dai suoi studenti ed accoliti che, dopo la sua morte, continuano ad alimentare ciò che Tony ha avviato con la cura e la passione che solo i grandi uomini hanno.

Ci è quindi sembrato importare aprire il nuovo anno, il 2020 con questo suo splendido lavoro

Un grande grafico classico, proprio come un grande dipinto, resisterà alla prova del tempo. È il caso del grafico centenario del DOW JONES pubblicato da Tony Caldaro lo scorso 21 ottobre 2017. Il grafico rivela, come ogni capolavoro, molti livelli di informazione. In primo luogo, mostra il suo conteggio Elliott Wave obiettivo su un grafico che abbraccia 100 anni di prezzi e date del mercato azionario. In secondo luogo, identifica un Saeculum.  

Cos’è un Saeculum?

Un Saeculum è un ciclo a lunghissimo termine che si manifesta nel corso della storia, dura in media circa 75-80 anni e si compone di quattro fasi o torniture, ognuna lunga circa 15-20 anni.

Possiamo notare che nell’interpretazione data da Tony Caldaro le fasi di questi cicli secolari hanno avuto una media di circa 17 anni, e hanno come primo e più importante riferimento il massimo del 1929, ritenuto da Caldaro l’onda 1 del Grand Super Cycle secolare (GSC1). Tutti i successivi cicli di mercato di rialzisti e ribassisti sono stati tutti quantificati con metodi analitici oggettivi, senza eccezioni. Questa è l’essenza di questo blog. Per semplicità di presentazione, il grafico riassume i cicli di tori e orsi fino alla scala primaria.

Come si vede dunque nel grafico (anche se è meno chiaro del solito visto che i valori sono in scala logaritmica e risultano quindi schiacciati), dopo il massimo del GSC1 a 381,170, l’onda di correzione GSC2 ha visto la sua conclusione tre anni dopo, nel 1932 con un minimo realizzato a 41,220: un calo dei mercati di circa il 90%!.

Oggi, secondo questa interpretazione, ci troviamo nello sviluppo della GSC3, un’onda rialzista gigantesca e pari per ora a una lunghezza di circa 28500 punti, che potrebbe estendere ancora molto nei prossimi anni, visto che per ora la sua scomposizione ha visto solo la SC1 e SC2 (Super Cycle 1 e Super Cycle 2) e mancano ancora la SC3, ovvero la Super Cycle 3 ( in cui secondo il conteggio di Caldaro il mercato si trova dai minimi del marzo 2009), la SC4 correttiva e che vedrà una profonda flessione dei mercati, e da ultimo la SC5 con la ricerca di nuovi massimi. Oltre al puro conteggio delle onde secondo il metodo di Elliott, Tony Caldaro aveva anche approfondito lo studio del Saeculum. Il merito più grande di Tony (e questo ce lo potrà confermare solo il passare degli anni), è stato quello di identificare le svolte del Saeculum usando il mercato azionario attraverso il suo approccio OEW (Obiettivi di Elliott Wave).

Non sappiamo quanto studio abbia richiesto questo immenso lavoro. Ciò che possiamo invece vedere sono le sue conclusioni, ovvero che nel febbraio 2016 il mercato azionario, oltre ad aver chiuso la fase ribassista con i minimi di SP500 a 1810, ha anche messo a segno un punto di flesso e l’avvio di un nuovo Saeculum. Pertanto, nel 2017, quando la maggior parte degli analisti credeva che l’economia e il mercato azionario fossero nella fase matura del ciclo, Tony ha previsto che il mercato azionario aveva appena iniziato un’onda 3 primaria che potrebbe durare circa 17 anni (quanto la lunghezza della precedente ondata primaria del ciclo precedente) e coincidere con la fase di crescita del Saeculum.

Come si vede infatti dal grafico le 4 fasi del ciclo sono: growth (crescita), protest (la fase più controversa, in cui non emerge una direzionalità), unraveling (lo svelamento, ovvero la fase in cui il trend si rivela) e crisis (ovvero la crisi). Secondo Caldaro a febbraio 2016 è iniziata appunto un nuovo ciclo Saeculum con la fase di growth; la volta precedente questa fase si è verificata dagli anni 1949/1950 ed è durata fino al 1966. Durante quei 17 anni il mercato è riuscito a crescere del 550%. Cosa significa tutto questo? Se la tesi del nostro amato maestro è corretta, e noi del blog pensiamo che lo sia, allora questo proietterebbe il DOW JONES verso i 100.000 punti e lo SP 500 verso i 10.000 entro il 2032/33.

Sono previsioni che al momento non vanno considerate come un dogma ma valgono più che altro come una macrostruttura. A molti potranno sembrare quasi delle profezie, ma noi abbiamo comunque voluto proporle perché è su questo studio molto approfondito, di cui Caldaro riporta solo le conclusioni, che poggia l’architettura del suo immenso lavoro. Ne monitoreremo la validità grazie alla prova del tempo.

Nel frattempo, in una logica più quotidiana e scrutabile continueremo ad aggiornare settimanalmente/quindicinalmente i movimenti degli indici e la loro probabile evoluzione.

Buon investimento a tutti.

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