I risultati preoccupanti di una recente ricerca – il CREMS
In un recente, anche se parziale, studio il Centro di Ricerca e Management in Sanità dell’Università Carlo Cattaneo, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, ha mostrato che la durata della lista di attesa d’ora in avanti si allungherà a dismisura non risparmiando alcuna specialità. Il tutto, ovviamente, in assenza di misure straordinarie che il Governo e il Ministero della Salute dovessero adottare. Le risorse però ci sono, sono stati raccolti molti soldi con le donazioni al SSN, all protezione Civile, ali Ospedali durante l’emergenza Covid-19. Ma attenzione l’art. 99 del DL 18 marzo 2020 numero 18, il cosiddetto «Cura Italia», prevede che al termine dello stato di emergenza nazionale la rendicontazione sia pubblicata da ciascuna pubblica amministrazione sul proprio sito internet.
Inoltre ci sono i soldi del MES, che nel caso in cui lo stanziamento fosse approvato, dovrebbero essere utilizzati proprio per il sistema sanitario. In particolare, il vertice del Consiglio europeo del 23 aprile ha dato il via libera ad una serie di aiuti economici tra cui il “Pandemic crisis support”, un prestito erogato dal MES con una dotazione complessiva di circa 240 miliardi e la possibilità di mettere a disposizione aiuti pari al 2% del PIL. Nel caso dell’Italia la cifra sarebbe attorno ai 36 miliardi.
La linea di credito è pensata per finanziare le spese sanitarie evitando ai singoli paesi il ricorso al mercato, con la vendita di titoli di stato condizionata al rischio di pagare tassi d’interesse elevati, mentre quelli del MES sarebbero di gran lunga più contenuti.