Deep learning sui cicli del Bitcoin di Daniele Bernardi

Nemmeno l’Artificial Intelligence è in grado di comprendere, analizzando la sola serie storica del Bitcoin, che esiste una ciclicità molto precisa che finora ha contraddistinto la dinamica di crescita del prezzo nel tempo.

Per verificarlo lo ho chiesto all’applicazione chatgpt di openai che in questo periodo sta spopolando in quando veramente semplice ed utile strumento per testare risposte derivanti dall’intelligenza artificiale, qui sotto la risposta.

Fonte: domanda fatta a ChatGPT

Ha ovviamente ragione, non si può determinare in modo sicuro il prezzo del Bitcoin, ma forse Catgut, si possono comprendere le dinamiche del prezzo futuro.

Non basta guardare al grafico del prezzo, perché il Bitcoin a differenza di un titolo azionario, ha caratteristiche e dinamiche completamente diverse.

Ho sentito diverse volte esperti di finanza sostenere che il valore del Bitcoin è zero, perché non stacca dividendi, non ha fondamentali economici come un titolo azionario.

Nel 2013 la pensavo anche io così, chiedendomi che senso avesse che una valuta valesse 600 volte il dollaro, ma evidentemente ero io che non capivo, non il Bitcoin che valeva troppo.

È ovvio che il Bitcoin rappresenta una nuova e diversa asset class rispetto ai titoli azionari, con fondamentali diversi e con un diverso approccio per calcolare il fair value price, ovvero il prezzo corretto.

Il Bitcoin è un asset digitale che viene utilizzato per remunerare le oltre diecimila persone che mantengono in vita la rete di nodi validatori, altresì chiamati “Miners”.

Quando Satoshi Nakamoto ha progettato un sistema di transazione del valore decentralizzato, ovvero non controllato da una singola entità, ha dovuto pensare a qualcosa che remunerasse le persone disposte a mettere a disposizione un computer per tenere il database distribuito (alias Blockchain) e validare le transazioni mediante la competizione crittografica.

È il Bitcoin una valuta? Onestamente io ritengo che non lo sia, almeno non ancora, ma rappresenta un asset che abilita un sistema transazionale sicuro e basato sulla tecnologia invece che sulla fiducia per un intermediario fallibile.

Il Bitcoin è molto di più di una valuta, è scambiabile contro il Dollaro, proprio come un titolo azionario, ma non è adatto almeno per ora, ad essere usato come valuta a causa della sua enorme volatilità, che seppur sta scendendo nel tempo, rappresenta un ostacolo enorme per tale utilizzo, mentre è più una commodity digitale, che serve per mantenere in vita un sistema transazionale e di custodia mai esistito prima.

È un po’ come l’oro o come il petrolio; ci sono società che investono molti soldi per poterlo estrarre e raffinare, per poi immetterlo sul mercato e con la vendita dello stesso, ricavare i dollari necessari per poterne estrarre ancora.

Il Bitcoin ha una funzione economica, ha un costo di estrazione ed un prezzo di vendita che deve essere superiore per averne un senso economico, serve a mantenere in vita la blockchain e la rete di nodi validatori, serve per pagare le transazioni e può essere anche usato come investimento o riserva di valore al pari dell’oro, anche se con molta più volatilità di quest’ultimo.

Quello che meno persone conoscono è il fatto che Satoshi Nakamoto quando ha definito il funzionamento della Blockchain e della rete Bitcoin, ha definito che il Bitcoin non solo avesse un numero massimo di Bitcoin estratti, ma anche un meccanismo per cui ogni 210.000 blocchi avviene un dimezzamento della remunerazione dei miners (chiamato Halving), per cui con il passare degli anni l’estrazione del Bitcoin fosse deflazionaria, ovvero diventasse sempre più scarso.

Remunerazione per ogni blocco a seguito dell’Halving – riproduzione a cura dell’autore.

Questa caratteristica ha indotto delle dinamiche di prezzo che a distanza di due/tre cicli è diventata abbastanza chiara agli addetti ai lavori (meno a chi non ha studiato il meccanismo).

Il ciclo tra un Halving e l’altro è di quasi quattro anni, in quanto un blocco viene minato in media ogni 10 minuti e quindi vengono minati circa 52.560 all’anno e quindi ci vogliono quattro anni per arrivare a 210.000 blocchi.

Il ciclo tra un halving e l’altro finora è stato diviso in tre parti:

1)   Riduzione dell’offerta causata dall’halving e pressione della domanda con conseguente rialzo dei prezzi fino ad arrivare ad un prezzo insostenibile;

2)   Crollo del prezzo quasi verticale che riporta il prezzo ad un valore inferiore alla crescita organica di lungo periodo;

3)   Parziale recupero del prezzo fino ad un prezzo in linea con la crescita organica di lungo periodo che precede l’halving successivo;

A parte il primo ciclo, dove i blocchi avevano meno transazioni e meno difficoltà di mining, per cui il primo ciclo è durato 3 anni invece che quattro, i successivi tre cicli sono stati finora straordinariamente simili nei tempi e nelle dinamiche.

Ovviamente più la capitalizzazione del bitcoin cresce, più diventa impossibile ottenere rendimenti simili ai cicli precedenti, perché un conto è raddoppiare un asset che ha una capitalizzazione di 10 milioni di dollari, un conto un asset che ha una capitalizzazione di 300 miliardi di dollari.

Però studiando queste dinamiche si può comprendere che ci sono buone probabilità che il Bitcoin continui con la sua ciclicità, scandita anche dalle dinamiche di finanza comportamentale che porta a sopravvalutare un asset che sta crescendo molto ed a deprezzare un asset che sta perdendo molto.

Non c’è ovviamente alcuna garanzia che questi cicli si ripentano in futuro, ma nelle proprie personali decisioni di investimento, è opportuno tenere in considerazione che esse possano continuare i cicli con persistenza, per cui ognuno poi deve definire se e quale percentuale di patrimonio destinare a tale asset class.

Seguendo tale ciclicità, in questo momento ci troviamo alla fine del ciclo negativo e ci aspetta un periodo di moderata crescita fino all’halving previsto per aprile 2024.

Il grafico penso che spieghi più di mille parole.

I Cicli del Bitcoin finora: immagine a cura dell’autore

E tu? dove pensi che si troverà il prezzo del Bitcoin ad Aprile 2024?

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