Tanti ospiti importanti per un tema attualissimo e se vogliamo in parte legato alle sorti delle materie prime.
Dalla crisi del 2008 infatti il mercato specie in termini di rendimento ha visto la grande vittoria del beta sull’alpha, delle gestioni passive sulle gestioni attive. Forse le cause di tutto ciò e dell’andamento dell’indice CRB visto ad inizio articolo hanno un denominatore in comune e lasciano aperto il dibattito tra chi ritiene che sarà così per sempre, basandosi sulla MMT o che invece ci sarà un nuovo passaggio del testimone.
Di certo oggi le gestioni passive sono le grandi protagoniste di questo decennio.
A settembre evidenziavo:
Scrive l’amico Fulvio Marchese: “Beta vs Alpha: Beta è economico e facile, Alpha è costoso e difficile. Beta fa appello all’intelletto, alpha è emotivo. Tutti hanno la possibilità di trovare il beta; quasi nessuno ha la capacità di trovare Alpha. Beta è un approccio umile ai mercati, un riconoscimento più onesto dei limiti del tuo talento e del tuo tipo di personalità. Alpha ignora le probabilità, supponendo di essere in grado di superare qualsiasi probabilità per ottenere più rendimento del beta.”
Ed ancora: “Occorrerebbe sempre dar voce alla ragione in un mare di emozioni per portare le persone a pensare al “denaro lento” mentre tutti parlano di “soldi veloci”: occorrerebbe concentrarsi solo su ciò che conta negli investimenti.