H2O Multibonds e H2O Allegro: una possibile chiave di lettura – Prima Parte.

Tra i prodotti d’investimento che senza dubbio sono stati assoluti protagonisti del mercato del risparmio gestito in Italia di questi ultimi anni non possiamo non citare i comparti H2O Multibonds e H2O Allegro.

Ci basterà osservare le performance degli ultimi 5 anni per intenderci velocemente.

Qui H2O Multibonds classe R:

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Qui invece H2O Allegro:

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Come è facile comprendere a chiunque sommando le performance trimestrali degli ultimi 5 anni abbiamo assistito ad una crescita infinita con percentuali largamente superiori al mercato rappresentato, seppur in gestione attiva, dai due comparti.

Secondo la classificazione di FIDA Workstation H2O Multibonds viene classificato come “Ritorno Assoluto Obbligazionario”. Mornigstar lo classifica invece come “Alternative – Global Macro”.

Dal Fact Sheet del comparto ultimo disponibile apprendiamo quale possa essere la descrizione che il comparto da di sé.

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Come si evince il comparto ha un target di volatilità tra 8 % e 15 %, aspetto centrale nella nostra riflessione.

Passando invece a H2O Allegro, secondo la classificazione di FIDA Workstation è un prodotto “Ritorno Assoluto – Tassi e Valute”, mentre Morningstar è a sua volta un comparto “Alternative – Global Macro”.

Dal Fact Sheet del comparto ultimo disponibile apprendiamo quale possa essere la descrizione che il comparto da di sé.

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Anche in questo caso segniamoci che il target di volatilità del comparto è tra 7 % e 12 %, aspetto rilevante per gli insegnamenti ricavabili da questa vicenda.

Voglio però ora fare un passo indietro, a prima che succedesse tutto questo. Purtroppo non salvavo la mia analisi ricavata da FIDA Workstation dal 25 novembre 2019. Ma per le finalità di questo articolo, che vogliono essere semi didattiche, non cambierà nulla.

FIDA Workstation a cui faccio volentieri pubblicità, è lo strumento che di solito utilizzo per fare le mie analisi. Partiamo dal grafico delle performance a tre in quel momento e cioè al 25 novembre 2019. Il confronto era tra i due comparti H2O menzionati e lo SP500, il maggior indice azionario americano. La scelta di mettere a confronti i due comparti e un indice azionario non è casuale. Dobbiamo infatti dare una collocazione la più corretta possibile dal punto di vista del rischio – rendimento.

Un confronto in termini di rendimenti al 25 novembre 2019 impietoso in termini di performance con lo SP500, i due comparti H2O avevano realizzato risultati straordinari per ogni scadenza negli ultimi 5 anni, in particolar modo tenendo conto del 2018 anno in cui i mercati azionari avevano accusato due momenti molto difficili.

Ma il rischio? o meglio la volatilità come era stata? E il drawdown? poteva darci qualche indicazione? Come potevano classificare questa tipologia di prodotto, di offerta? Che peso avremmo dovuto dare? In alternativa a quale asset class? A quella obbligazionaria o ad altre?

Vediamo le tabelle al 25 novembre 2019 sempre grazie a FIDA Workstation.

La prima considerazione che possiamo fare è che sono entrambi i comparti strumenti d’investimento che presentano secondo la misurazione di FIDA Workstation livelli di volatilità alta. Anzi più alta nel tempo rispetto al maggior indice azionario americano ( a parte il dato annuale al 25 novembre 2019 che è simile, uguale).

Se su questo sito andassimo a rileggere l’articolo sulla volatilità, La volatilità quale strumento di misurazione del rischio (aggiornato al 15 marzo 2020):

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Scopriremmo a quale standard di volatilità = di rischio possano corrispondere i valori medi a 5 anni sia di H2O Multibonds che di H2O Allegro. Anzi potremmo partire dal dato medio per collocare lo strumento rispetto alle 6 ipotesi evidenziate indipendentemente dalle classificazioni formali.

Anche l’analisi del drawdown ci è di aiuto per collocare questi comparti in termini di rischio rendimento, anche se in maniera meno incisiva.

Per un richiamo al drawdown potrete andare all’articolo dedicato:

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I dati infatti ci evidenziano che a 5 anni alla data del 25 novembre 2019 H2O Multibonds aveva già avuto una perdita di fila di circa il 30 %, mentre nel caso dell’H2O Allegro questo calo era stato del 26 % circa. Questo per il dato a 5 anni e comunque superiore al dato relativo allo SP500. Viceversa nelle fasi a noi più vicine il drawdown di entrambi i comparti era stato più contenuto rispetto a quello dell’indice azionario USA seppur comunque non modesto.

Vi è però da dire che nel giugno 2019 la società di gestione e la sua offerta si erano dovuti difendere dalle accuse del Financial Times di avere in portafoglio troppe attività illiquide, accuse che in un primo momento avevano comportato deflussi di capitale che avevano influenzato sia la volatilità che il drawdown in maniera immeritata e innaturale.

Ciò non toglie che questa tipologia di analisi avrebbe dovuto supportare qualsiasi investitore nel valutare la percentuale più corretta con cui inserire il singolo comparto in portafoglio, una percentuale che tenesse conto non tanto dei rendimenti straordinari offerti in passato ma anche e soprattutto della volatilità e del drawdown evidenziati.

Volevo ora evidenziare un altro aspetto. Ma i due comparti erano e sono gestiti veramente con filosofie diverse o simili?

Abbiamo già visto il grafico delle performance e a occhio nudo sembrerebbe che i due comparti abbiano seguito un percorso molto simile. Analizzando però i dati algebrici, scopriamo che ciò è vero negli ultimi 3 anni ma è meno vero se l’osservazione va indietro nel tempo.

La volatilità è maggiore di poco in Allegro, mentre il drawdown ha comportamenti leggermente difformi a seconda dell’arco di tempo analizzato.

Morningstar propone sul suo sito per ogni strumento di risparmio gestito una veloce analisi: “Best Fix Index”.

Dal sito cogliamo il suo significato:

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Nel caso di Allegro secondo Morningstar è l’indice Morningstar Italy NR EUR

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Nel caso del Multibonds invece è l’indice MSCI Mexico PR MXN

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Avrei voluto utilizzarli in una matrice di correlazione, insieme allo SP500 e a H2O Multibonds e H2O Allegro, per dar vita alla matrice di correlazione relativa e verificare statisticamente come stiano le cose. Non li ho trovati e li ho dovuto sostituire rispettivamente con l’indice FTSE Italia All Share e l’indice Mexico IPC Bolsa. Vediamo cosa è emerso:

Utilizzando FIDA Workstation mi pare emerga soprattutto che i comparti siano correlati fra loro, tecnicamente in maniera “molto positiva”: 0,90 a 5 anni e 0,92 a 3 anni.

Entrambi hanno una correlazione “moderatamente positiva” sia con l’indice scelto sulla borsa italiana che con quello scelto da me sulla borsa messicana. In verità a 5 anni questa correlazione per entrambi è più forte con la borsa italiana, mentre a 3 anni diventa più sfumato.

Facciamo invece una scoperta molto interessante. Entrambi a 3 anni hanno una bassa correlazione con lo SP500 ( 0,09) – cosa che li renderebbe un utile strumento di diversificazione di portafoglio per inserire un motore di performance diverso dalla principale borsa mondiale.  Questa tendenza è più importante nel comparto H2O Allegro perchè perdura anche a 5 anni (0,19) mentre il comparto Multibonds parrebbe averla costruita in epoca più recente, passando l’indice a 0,31 (moderatamente positiva).

 

Per oggi ci fermiamo ma nei prossimi giorni completeremo il lavoro con uno sguardo all’eccezionale calo dei giorni nostri e con le conclusioni

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