Dopo una veloce discesa iniziata a fine ottobre, l’indice S&P 500 nelle ultime cinque sedute ha avuto un sorprendente recupero tornando più o meno agli stessi livelli e riguadagnando la posizione un poco sopra la sua media mobile a 50 giorni. Questo movimento non è casuale, ma è circondato da una serie di indicatori e dati macro che nel breve termine sono al momento favorevoli.
Guardando il grafico sottostante, possiamo notare che il motore che ultimamente condiziona i movimenti rialzisti e ribassisti all’interno della curva azionaria dell’indice S&P500, è quello dei tassi sui Treasury decennali. Possiamo infatti vedere che i movimenti sono correlati negativamente (al salire dei tassi, nel riquadro in basso, l’indice azionario, che si trova nel riquadro in alto, scende – e viceversa).

Grafico a cura dell’autore
Il violento rialzo dei tassi che è partito verso il 10 ottobre al livello del 4,5%, ha poi trascinato al ribasso l’indice azionario. Arrivato alla resistenza, soprattutto psicologica, del 5%, il tasso ha ripiegato generando un’onda di impulso rialzista sull’indice azionario.
Studiando meglio il posizionamento dell’indice S&P 500, possiamo notare che i prezzi hanno raggiunto la parte superiore del canale ribassista a breve termine (linee tratteggiate rosse). Lo stesso canale è poi contenuto all’interno di un canale rialzista di medio termine (linee tratteggiate blu), dove il prezzo è recentemente rientrato.
Un altro dato interessante è che il prezzo si trova in una zona attorno all’area 4350/4400, dove si è creata verso metà ottobre una zona di congestione che fa un po’ da resistenza. Cruciale sarà quindi il movimento dei prezzi nelle prossime settimane per capire se ci sarà abbastanza forza per superare la zona in questione e quindi uscire dal canale ribassista di breve termine.
Se andiamo a guardare l’andamento del respiro del mercato attraverso una verifica di quanti titoli dell’indice sono attualmente al di sopra della media mobile a 200 giorni, possiamo vedere nel riquadro inferiore del seguente grafico, che abbiamo avuto una forte reazione intorno alla zona del 25%. È un livello che ha fatto da supporto anche in altre occasioni (ma che però è stato seguito da un successivo minimo ribassista – si vedano le zone con il cerchio di colore blu), ed è vicino all’importante zona del 10%, raggiunta dal mercato in situazioni estreme.

Grafico a cura dell’autore
Per avere una continuazione di questo trend rialzista di breve termine sul mercato azionario, è necessario che ci sia almeno una temporanea stabilizzazione sulla curva dei tassi. È possibile (e direi anche sano), che anche il livello dei prezzi dell’indice azionario si stabilizzi, magari con un momentaneo indebolimento seguito da una successiva ripresa (per un’analisi delle tendenze di breve periodo vi suggerisco di guardare i post pubblicati giornalmente sul nostro blog da James Touati – the “Wolf of Zurich” – www.samt-org.ch ). L’importante, comunque, è la tenuta dell’ultimo minimo attorno a 4100.
Il tutto è in ogni caso legato all’andamento dei tassi che hanno una zona di supporto a 4,5% e la successiva a 4,35%. Il dato macro relativo al rallentamento della crescita dell’occupazione americana di venerdì è stato anche lui un ottimo catalizzatore per questo movimento, in quanto fa pensare ad una politica più accomodante da parte della banca centrale americana.
Riassumendo, indicatori e dati macro suggeriscono che il mercato azionario potrebbe entrare nella stagionalità favorevole di fine anno e dare qualche sollievo agli investitori. Al momento però la situazione è molto embrionale e quindi è necessaria una certa cautela. Ulteriori conferme del trend le potremo avere nelle prossime settimane, sempre avendo un occhio incollato anche alle curve dei tassi.
A cura di:
Clicca sull’immagine per accedere al profilo linkedin dell’autore
LE AVVERTENZE SONO PARTE INTEGRANTE DELL’ARTICOLO
AVVERTENZE: I contenuti di queste note e le opinioni espresse non devono in nessun caso essere considerati come un invito all’investimento. Le analisi non costituiscono mai una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di qualsivoglia strumento finanziario.
Queste note hanno per oggetto analisi finanziarie e ricerca in materia di investimento. Qualora vengano espresse delle raccomandazioni, queste hanno carattere generale, sono rivolte ad un pubblico indistinto e mancano dell’elemento della personalizzazione.
Sebbene frutto di approfondite analisi, le informazioni contenute in queste note possono contenere errori. Gli autori non possono in nessun caso essere ritenuti responsabili per eventuali scelte effettuate dai lettori sulla base di tali informazioni erronee. Chi decide di porre in essere una qualsiasi operazione finanziaria sulla base delle informazioni contenute nel sito lo fa assumendone la totale responsabilità.
DISCLAIMER: The contents of these notes and the opinions expressed should in no case be considered as an invitation to invest. The analyzes never constitute a solicitation to buy or sell any financial instrument.
These notes relate to financial analysis and investment research. If recommendations are made, these are of a general nature, are aimed at an indistinct audience and lack the element of personalization.
Although the result of in-depth analysis, the information contained in these notes may contain errors. The authors cannot under any circumstances be held responsible for any choices made by readers on the basis of such erroneous information. Anyone who decides to carry out any financial transaction on the basis of the information contained in the site does so assuming full responsibility.