Il futuro della generazione millennials di Mirko Tessari

Qualche giorno fa ascoltavo un’intervista del famoso filosofo e psicoanalista italiano Umberto Galimberti.

Mi piace molto il suo modo di pensare e di esprimersi oltre che affascinarmi la sua grande cultura divulgata in modo così umile. Ascoltare riflessioni e pensieri anche a volte distanti dai propri, a mio parere, permettono di rielaborare un punto di vista concedendo anche il lusso di poter cambiare idea.

Immagine a cura di pexels.com

Su una cosa però mi sono soffermato nell’intervista, dove sono quasi saltato in piedi sul divano urlando “vedi che avevo ragione” (anche se avere ragione è spesso inutile): quando ha detto che i giovani d’oggi non hanno futuro.

<le precedenti generazioni vivevano in una società povera, il messaggio che la famiglia dava ai propri figli era quella del sacrificio, del dovere e lo stesso messaggio era veicolato dalla società. Oggi la famiglia tenta ancora di infondere lo stesso messaggio ai giovani, pur credendoci meno, mentre la società dice loro di divertirsi, di consumare e fare quello che vogliono. È una società dove vince il principio del piacere e il virtuale>

Non vorrei trascrivere le varie interviste del Prof. Galimberti, ma vorrei invece riflettere insieme su alcuni temi, legati alla società e di conseguenza al denaro, che coinvolgono la nostra società parlando delle generazioni dalla mia, i Millennials, alle più giovani.

Partiamo dal presupposto che il denaro è necessario, ma rimane uno strumento. Uno strumento che dovrebbe servire ad acquistare beni e servizi, certamente, ma anche potenzialmente uno stato d’animo di serenità.

I giovani d’oggi, oltre che vivere una profonda irrequietudine dovuta al senso di inutilità che la società infonde, hanno poche leve per acquisire questa serenità attraverso il denaro. Secondo l’Osservatorio Inps (https://www.inps.it/osservatoristatistici/api/getAllegato/?idAllegato=1043 ) gli stipendi medi annui lordi per la fascia d’età tra i 20 e 24 anni è di circa 9.918€, che sale a 15.296€ per la fascia d’età dai 25 ai 29 anni fino ad arrivare a 18.715€ tra i 30 e i 34 anni.

Abbiamo poco da stupirci se i giovani di oggi faticano a programmare una vita di indipendenza e conquiste sociali con retribuzioni così basse, anche al netto della carriera che potenzialmente possono fare dopo la gavetta e sacrifici che tutti facciamo e abbiamo fatto.

Di conseguenza vivono alla giornata, con una scarsa capacità di programmare un futuro anche finanziariamente parlando, probabilmente per “colpa” delle generazioni di genitori che faticano a comprendere come siano cambiati i tempi in così pochi anni.

La cultura e l’educazione finanziaria è scarsa anche nelle generazioni dei più giovani che tendono a ripetere gli errori dei genitori e dei nonni, dove il margine di errore però ora è più stretto. Mentre per le generazioni precedenti investire tutto in Btp Italiani o in immobili li ha portati lo stesso indenni, nonostante i rischi assunti, aumentando il loro patrimonio mantenendolo almeno allineato all’inflazione (spannometricamente parlando) una bassa capacità di risparmio (anche capibile) dei giovani li può portare unicamente alla rovina.

Subentra un fattore quasi di FOMO (fear-of-missing-out) dove le cripto o altri progetti di start-up innovative diventano l’unica via per la salvezza finanziaria che li illude di poter sbarcare il lunario e creare un patrimonio dal nulla.

È qua che si insedia la necessità di rifondere una speranza ai giovani, almeno per quanto riguarda i risparmi e la potenza che possono avere i numeri e la cultura finanziaria unite alla risorsa che tutti hanno gratuitamente: il tempo.

A tal proposito trovo perfetto citare la storia di Ronald Read, benzinaio del Vermont che nel corso della sua vita non ha mai superato uno stipendio di 25.000 dollari all’anno, ma che alla sua morte a 92 anni si è scoperto aver accumulato un patrimonio di oltre 8 milioni di dollari.

Il segreto?

Vita frugale, tempo e pazienza.

Non necessariamente questo implica dover vivere una vita di stenti e di complete rinunce, ma piuttosto riuscire ad avanzare una certa quantità di denaro ogni mese può permettere di creare una buona abitudine che nel tempo crea grandi ricchezze.

Anche piccole somme, investite nel lungo termine e con grande pazienza, possono veramente trasformare somme che in apparenza sembrano trascurabili, in patrimoni che nemmeno grandi e presunti ricchi imprenditori potranno mai raggiungere.

Si pensa che solo guadagnando grandi stipendi, si può esser destinati a raggiungere grandi patrimoni; in verità posso affermare con certezza che, sebbene grandi entrate possano gratificare nell’immediato, se queste vengono utilizzate senza uno sguardo al futuro, rischiano di condannare ad una vita misera se vengono sperperate, rispetto a chi invece guadagna 30.000€ all’anno ma ne mette da parte 200€ ogni mese.

A tal fine facciamo un piccolo esempio, utilizzando proprio queste cifre e replicando i rendimenti che ha restituito il mercato azionario internazionale nel passato, lo stesso sul quale ha investito per tutta una vita il sig. Ronald Read (o simile visto che ha investito nella borsa americana ma noi non siamo americani).

Il mercato azionario internazionale negli ultimi 40 anni, quindi da dicembre 1982 a dicembre 2022, ha restituito un rendimento annuo medio del 4.93%, attraversando crisi mondiali ed economiche che hanno portato l’indice di riferimento a perdere anche oltre il 50% del suo valore in alcuni momenti.

Nonostante questo, risparmiando e investendo una cifra di 200€ al mese, ogni mese, un ventenne che avesse iniziato ad investire con pazienza in questo indice, sarebbe arrivato a 60 anni a dicembre del 2022, avendo accumulato oltre 650.000€ a fronte di versamenti per circa 96.000€.

Immagine tratta da www.curvo.eu – clicca per accedere

Una cifra niente male si potrebbe dire, per quanto il concetto di ricchezza rimanga sempre soggettivo.

Tanti o pochi che siano i risparmi che si possono accumulare ogni mese, il metodo con il quale possiamo farlo, può veramente infondere una speranza di indipendenza finanziaria nel lungo termine.

Non è un metodo segreto o nascosto, non è un titolo o un token digitale sul quale andare all-in per tentare di diventare ricchi in pochi giorni; è invece una corretta pianificazione, costruita in modo semplice composta con pochi passi ripetuti per molto tempo e aperta a tutti.

L’interesse composto e il lungo termine faranno la loro parte aumentando in modo esponenziale ciò che inizialmente possono sembrare cifre risibili.

È matematica, niente di più. Al tasso del 5%, circa il rendimento visto nell’esempio sopra, il capitale raddoppia ogni 14 anni e per quanto i rendimenti non siano lineari, è quanto è successo in passato e continuerà a succedere in futuro.

Puoi provare a simulare l’effetto dei risparmi mensili, o su una somma investita nel tempo, a tasso che ritieni congruo, utilizzando un tool gratuito

Clicca sull’immagine per accedere al simulatore

In questo caso potrai utilizzare dati attesi mentre l’esempio visto sopra è stato elaborato con dati reali riferiti al passato.

Il segreto quindi qual è? “Scommettere” sulla crescita del mondo, nello sviluppo scientifico e tecnologico, nelle scoperte mondiali, nel progresso; tutti fattori che hanno portato la società moderna ad essere ciò che è oggi, con anche molti lati negativi sicuramente, con le continue evoluzioni che continuano ad esserci e continueranno ad esserci anche nei prossimi decenni.

Sta a noi partecipare a questo sviluppo e progresso mondiale, investendo sul nostro capitale umano in primis, e nell’economia reale attraverso i risparmi che produciamo in conseguenza.

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