Un fenomeno importante che potrebbe avere implicazioni complicate per l’investitore “fai da te”.
Proprio oggi prova a rifletterne Lorenzo Ippoliti analista finanziario indipendente:
Cosa sta succedendo? Ieri Apple ha guadagnato un altro 4.5% ed è ora a +83% da inizio anno. E’ l’ultimo di una serie di movimenti che hanno il sapore dello short squeeze.
Oltre a motivazioni fondamentali vi sono forze di natura squisitamente tecnica in gioco.
Sembra che nelle scorse settimane vi sia stato un acquirente per ammontari senza precedenti di un basket di call sui maggiori nomi tecnologici (sembra per un totale di più di un miliardo di dollari di premi).
Questo ha lasciato i market makers corti direzione e corti volatilità su nomi che continuano a strappare al rialzo obbligandoli ad hedgiarsi su cash e volatilità.
Parte dell’hedging della volatilità si dirige verso VIX e VXN (il VIX del Nasdaq) causando volatilità implicite molto più alte di quelle realizzate e che salgono in modo correlato rispetto agli indici sottostanti.
Per alcuni nomi questo ha anche reso negativa la put-call skew (le call ora costano di più), circostanza anche questa abbastanza singolare.
Dunque, a parte le ragioni fondamentali dietro la forza di nomi come Apple, quest’ultimo strappo è dovuto anche ad una sorta di panic buying sul mercato delle opzioni.