Il vantaggio di vivere più a lungo, la longevità come un’opportunità di Filippo Donati

Negli ultimi decenni, il desiderio di vivere una vita più lunga e in salute ha catturato l’immaginazione di molti. La longevità, l’aspettativa di vita media di una persona, è aumentata notevolmente nel corso del tempo grazie ai progressi nella scienza, nella medicina e nelle condizioni di vita. Tuttavia, l’umanità è affascinata dalla possibilità di estendere ulteriormente la longevità e di scoprire l’elisir di lunga vita.

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Dal 1950 ad oggi e con le proiezioni al 2100, si assiste ad un cambiamento strutturale della popolazione mondiale, la cui età media continua a crescere a ritmo inesorabile. Quando la parte superiore della piramide diventa più larga ed appare sempre meno piramide e diventa più un rettangolo, significa che l’età media sta aumentando, si fanno meno bambini, si riduce il rischio di morte e si muore più vecchi.

In Italia non facciamo eccezioni, dal 1950 ad oggi, è in aumento la fascia di popolazione sopra 65 e la fascia 25-64, mentre sono in diminuzione le fasce 15-24, 5-14 e sotto i 5. Il trend sembra inevitabile, facciamo meno bambini e la gente vive di più.

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Ritornando ai dati mondiali, la popolazione in età avanzata sta aumentando sia in numero sia in percentuale sul totale. Alcune conclusioni tratte dal “World Population Prospects 2022” pubblicato a New York nel 2022 dalle Nazioni Unite ci vengono in aiuto:

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Quali sono i fattori che incidono di più sulla nostra salute? Secondo alcuni studi possiamo indicare le seguenti percentuali di successo per il nostro essere in forma:

-22% Impronta genetica e biologia

-36% Comportamento individuale/stile di vita

-7%   Ambiente

-24% Circostanze sociali

-11% Accesso a strutture sanitarie

Clicca sull’immagine per accedere alla fonte. Slide tratta dalla presentazione di Nicola Palmarini al Salone del Risparmio 2023

A questo punto, stabilito che la popolazione mondiale sta aumentando la propria età media, che le nazioni più sviluppate hanno una percentuale di persone over 65 in continua crescita, che i fattori che incidono sulla salute sono tra gli altri, la genetica, la salute, quello che mangiamo e i nostri comportamenti, dovremmo assistere ad un incremento importante da parte degli Stati e dei privati ad investimenti in questi campi.

Nel 2021 Visual Capitalist Group, una delle società d’informazione in maggiore crescita, specializzata in argomenti quali i mercati finanziari, la tecnologia, l’energia e l’economia globale ha realizzato un’interessante ricerca: il Generationl Power Index. A livello globale, ogni generazione ha un suo potere, e la ricerca mira proprio ad identificare quel potere.

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Il potere complessivo viene calcolato combinando i dati del:

– potere economico

– potere politico

– potere culturale.

I baby boomer sono il campione più influente, con il 38,6% della potenza complessiva. La generazione Z, i più giovani, arriva all’ultimo posto con il 3,7% della potenza complessiva. I baby boomer prevalgono nel potere sia economico che politico. Tuttavia, la Gen X emerge come la generazione più potente nella sfera culturale.

Clicca sull’immagine per accedere alla fonte. Slide a pagina 10 del pdf.

Si assiste ad un fenomeno interessante che riguarda la così detta “vecchiaia”. Si cambia radicalmente termine e si passa all’esaltazione della longevità sia in campo economico-finanziario sia medico.

Nicola Palmarini, esperto di innovazione e longevità e direttore del UK National Innovation Center for Aeging ha affrontato il tema dell’evoluzione del quadro demografico: “nel 2050, 31 Paesi, inclusa la Cina, avranno la stessa percentuale di anziani dell’Italia di oggi. D’altra parte – evidenzia Palmarini – è vero che cresciamo come popolazione ma raggiungeremo un plateau e nel nostro Paese, alla stessa data, ci sarà una popolazione inferiore dell’11% a quella attuale. Questa popolazione sarà più anziana. Aumenta, infatti, del 20% l’aspettativa di vita.

Stiamo invecchiando generalmente in migliore salute; non esiste un processo di invecchiamento standard; l’invecchiamento è molto più malleabile di quello che credevamo.
Servono nuovi prodotti e servizi che ci accompagnino più a lungo.

La popolazione over-60 è uno dei motori dello sviluppo economico globale, in grado di generare almeno la metà della crescita di tutti i consumi urbani da qui al 2030: in Italia i due terzi dei patrimoni superiori ai 200.000 euro sono in mano alla fascia over-55”.

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Una trasformazione sul mercato: nuove modalità di investimento.

Tutte le forme di economia rivolte ad un “pubblico adulto” possono rivelarsi un ottimo investimento sia per i privati che per il pubblico. Ad esempio si assiste ad investimenti privati nelle biotecnologie: l’azienda The Longevity Suite investe sulle tecnologie di bio-hackering, cioè su tecnologie che cercano di influenzare positivamente il tuo software biologico, cioè la biologia e la fisiologia del tuo corpo.

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Altos Labs la start up di Bezos che mira a prevenire l’invecchiamento e con un management di prim’ordine, tra cui 4 premi Nobel e i migliori scienziati del mondo, ha come scopo di allungare la vita umana, ed è un esempio dei possibili nuovi investimenti in questa materia.

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Calico, l’azienda partecipata da Alpahabet, non è una semplice azienda biotech o un istituto di ricerca, ma ha l’ambizione di capire nel suo lato più profondo la biologia che controlla l’invecchiamento e la durata della vita umana. L’obiettivo è sviluppare invenzioni che permettano alle persone di vivere più a lungo e in modo più sano.

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Anche in Italia il ruolo degli investimenti privati e pubblici nella sanità è al centro di interessi sempre crescenti, come risulta dal “Talkin’ Minds “Dalla demografia all’economia: il ruolo delle scienze della vita per l’Italia”, organizzato da AstraZeneca e tenutosi a Roma con il patrocinio di Farmindustria e di Federated Innovation.

Nel convegno, tenta a Roma a giugno 2023, si sottolinea come la “Life Science” sia il più grande investimento in salute al mondo, Italia inclusa. Nel 2021 le imprese del farmaco hanno investito in ricerca e sviluppo 1,7 miliardi di euro, che rappresenta il 6% del totale degli investimenti in Italia.  Per ogni euro investito in studi clinici il beneficio economico complessivo per il SSN è di 3 euro. Inoltre, è emerso che per lo sviluppo sostenibile di un’Italia longeva e in salute, è necessario mantenere un bilancio positivo tra l’investimento in innovazione da un lato – garantendo quindi un maggiore apporto di terapie innovative per la gestione e cura delle patologie conosciute – e un più rapido accesso alle cure o, nei casi della popolazione sana, un ingresso naturale nei percorsi di prevenzione primaria e secondaria.

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La risposta assicurativa

Le Assicurazioni possono offrire una gamma di prodotti per assicurarsi contro il rischio di vivere troppo a lungo. Vediamo i più comuni:

  • la rendita a vita o rendita vitalizia è un tipo di polizza assicurativa che garantisce un flusso di reddito regolare per tutta la durata della tua vita. E’ previsto un premio iniziale o dei pagamenti periodici. Si tratta di una soluzione che protegge dall’esaurimento dei fondi durante la vita, ma non è semplice da implementare e necessita di un capitale iniziale importante o dei flussi periodici rilevanti;
  • Fondi Pensione. Puoi decidere di riscattare il montante accumulato nel Fondo Pensione tramite una rendita vitalizia. Ricadi quindi nell’opzione precedente. Anche in questo caso sono necessari contributi molto rilevanti per creare una rendita vitalizia in linea con il tenore di vita. E attenzione se vivi meno dell’aspettativa di vita media potresti rimetterci dei soldi!
  • Portafoglio d’investimenti diversificato. Una strategia per proteggersi dal rischio di longevità è creare un portafoglio di investimenti diversificato “Life Strategy”, tramite l’investimento in una combinazione di azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento e altri strumenti finanziari. Questa opportunità può aiutare a mitigare il rischio e fornire un flusso di reddito sostenibile nel corso della vita. E’ un’ipotesi semplice? No, tutt’altro ed è necessario consultare un consulente finanziario o un esperto di assicurazioni per programmare, implementare e gestire tale portafoglio;
  • Long Term Care. La consapevolezza dell’importanza dell’assicurazione per l’assistenza a lungo termine sta crescendo. Sempre più persone stanno considerando l’acquisto di polizze assicurative specifiche per coprire i costi delle cure a lungo termine nel caso in cui ne abbiano bisogno in futuro. In questo caso a fronte di una serie di premi pagabili per un numero limitato di anni o per tutta la vita, l’assicurato ottiene una rendita vitalizia solo a fronte di malattie gravemente invalidanti. Servono per aiutare i “caregiver” familiari nella gestione dell’Alzheimer, del Morbo di Parkinson e in genere in tutte le malattie neuro-degenerative.Fine modulo La carenza di caregiver professionali è una sfida importante nel settore LTC. Ciò ha portato a una maggiore attenzione verso la formazione e il sostegno ai caregiver, nonché alla ricerca di nuovi modelli di assistenza che coinvolgano anche la tecnologia e l’intelligenza artificiale. C’è un crescente riconoscimento dell’importanza della prevenzione nelle cure a lungo termine. Iniziative per promuovere uno stile di vita sano, la gestione delle malattie croniche e l’accesso tempestivo alle cure preventive sono sempre più sostenute per ridurre la necessità di cure a lungo termine intensive.

Conclusioni

Siamo tutti contenti di vivere più a lungo, questo è innegabile. Siamo disposti a comprare soluzioni, prodotti, nuove tecnologie, elisir miracolosi che ci permettono di fermare, di rimandare il naturale passare del tempo. In più, nella fase della vita “matura” si prospettano tante opportunità, sempre se la salute ci assiste: fare sport, viaggiare, vestirsi bene, lavorare ancora (perché no!). La longevità è una grande opportunità di business per gli investitori. Il mercato è immenso e la domanda in continua crescita. La popolazione nella fascia d’età superiore ai 60 anni si mostra la più attiva nei viaggi e nel tempo libero, nella cura della persona, nella medicina preventiva, nell’alimentazione, nei trattamenti personalizzati, fitness, bellezza e trattamenti anti-invecchiamento, nella cosmetica.

L’economia della longevità passa anche attraverso l’investimento in soluzioni per la cura delle malattie croniche legate all’invecchiamento, quali infarto, ictus, cancro, diabete, demenza e artrite, allo studio e all’analisi dei dati sanitari da utilizzare per la prevenzione di malattie, problemi fisici e per monitorare lo stato di salute.

Anche lo sviluppo di servizi assicurativi dedicati: ampliamento della proposizione in ambito Protezione, quali, ad esempio, prodotti Long Term Care avanzati, che aiutano a coprire i costi per assistenza e per servizi in caso di impossibilità a svolgere le funzioni di vita quotidiana; assicurazione e servizi per la salute; assicurazione e servizi per la casa con componente assistenziale.

Si sviluppano anche tante opportunità legate alla realizzazione delle città del futuro, le Smart Cities, con soluzioni che facilitino la vita quotidiana, valorizzino il tempo libero dei senior, gli scambi intergenerazionali e l’assistenza. Questa grande opportunità non si è a oggi ancora manifestata nella sua interezza, sia per l’approccio errato adottato da diverse imprese, sia per l’atteggiamento conservativo spesso adottato dai longevi. E’ sbagliato identificare l’anziano come paziente, sarebbe molto meglio definirlo cliente!

E’ in atto un trend anche per i servizi finanziari: semplificazione dei servizi di pagamento e transazionali per facilitare l’esperienza dei clienti. Evoluzione dei servizi finanziari per soddisfare i bisogni di risparmio, previdenza, decumulo e successione.

Tuttavia, proprio perché i cambiamenti demografici in atto stanno impattando in modo rilevate sul nostro tenore di vita, occorre adeguare da subito le nostre scelte finanziarie allo scenario socio-economico che la demografia ci prospetta.

La longevità costa, gli stati devono programmare meglio e con politiche di lunghissimo termine il cambiamento in atto. Lo sforzo è lavorare sulla sanità, sulla prevenzione, sui caregiver, sulle RSA, sulla tecnologia al fine di accompagnare il cambiamento demografico in atto.

Lo sforzo pubblico e privato è fondamentale.

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