Vediamo cosa ci può dire il mercato delle Opzioni (letto su base Quantitativa) sul principale mercato mondiale. In Particolare si vuole capire cosa pensano gli Opzionisti della ripresa che prosegue da oramai 1,5 mesi.
Ricordo che il mercato delle Opzioni è un mercato formato da specialisti, i quali si posizionano in funzione di anticipare cosa potranno fare (o non fare) i mercati sottostanti. Inoltre il mercato Usa è quello dove si concentrano i maggiori Volumi di Opzioni.
Prima vedremo l’andamento della Volatilità Implicita sull’S&P500 (dati giornalieri) – ovvero il Vix e la VVix (praticamente la Volatilità della Volatilità). Poi vedremo altri Indicatori come il Put/Call ratio e per la prima volta la Struttura a Termine della Volatilità.
Vediamo il grafico del Vix aggiornato con alla chiusura dell’8 maggio (dati giornalieri a partire da dicembre 2018):

Come si vede il Vix ha fatto un massimo elevato il 16 marzo (vedi freccia blu) che ha anticipato i minimi di mercato del 23 marzo (vedi freccia rossa). La Volatilità è scesa con una buona intensità, ma solo dal 7 maggio è scesa sotto il livello storicamente elevato (posto intorno a 31,8%) e solo venerdì è scesa sotto la soglia psicologica del 30%.
Come si vede siamo ancora molto oltre i valori storici medi (posti intorno al 20%). Ciò significa che il rialzo dell’S&P500, che ricordo è arrivato a recuperare sino al 61,8% del ribasso recente) è ancora accompagnata da consistenti timori di improvvise correzioni. Tuttavia il Sentiment resta in miglioramento.
Senza mostrarvelo vi dico che l’analogo grafico del Vvix (la Volatilità delle Opzioni sul Vix) conferma questa lettura.
Una ulteriore informazione possiamo averla dal rapporto del Volume di Put e Call, il famoso Put/Call ratio.
Vediamo il grafico che rappresenta una media mobile esponenziale a 8 gg di questa ratio:

Come vedete dalla figura, anche questo rapporto ha fatto un massimo intorno al 14 marzo (vedi freccia verde) e quindi ben prima del minimo dell’S&P500. Attualmente questa ratio è scesa con una buona costanza ed è ben sotto la media a 2 anni. Pertanto il Sentiment è in buon miglioramento e su valori abbastanza rassicuranti.
Passiamo ora allo Skew di Volatilità, che è legato alla variazione di Volatilità su differenti Strike delle Opzioni:

Questo Indicatore è di più complessa lettura. Mi limito a dire che ha fatto un minimo il 17 marzo (vedi freccia grigia in basso) e poi è cresciuto con costanza ed è sopra la media a 2 anni. Questa crescita denota che chi acquista azioni (ovvero molti gestori di Fondi) coprono le posizioni acquistando Put. Ciò è naturale, ma visto i prezzi elevati delle Opzioni (ce lo dice il Vix mediamente elevato) significa che restano consistenti timori di correzioni. Ripeto che questo indicatore non è di semplice lettura.
Da ultimo mostro un Indicatore (di mia creazione) Sintetico di Sentiment, che faccio vedere raramente:

Questo Indicatore si vede come segua spesso la tendenza dell’Indice S&P500 – quando non la segue vi sono dei segnali discordanti (divergenze). Per esempio ciò è avvenuto tra il 20 gennaio ed il 20 febbraio quando l’S&P500 ha fatto massimi crescenti mente questo Indicatore di Sentiment ha fatto massimi decrescenti (vedi rettangolo punteggiato).
Successivamente questo Indicatore ha fatto un minimo il 16 marzo (vedi freccia in basso) e poi è cresciuto in modo proporzionale alla crescita dell’S&P500; un fatto incoraggiante.
Tirando un po’ le somme, gli indicatori Quantitativi legati al mercato delle Opzioni ci segnalano che l’attuale fase di ripresa dell’S&P500 è accompagnata da un discreto Sentiment generale legato al mondo delle Opzioni. Un dato non ancora sufficiente è il Vix che dovrebbe scendere ancora, così come il Vvix (che non ho mostrato), che restano su livelli ben più alti della media storica. Inoltre anche l’Indice di Skew ci dice che i grandi operatori coprono (a caro prezzo) le posizioni poiché temono sempre una correzione.
In definitiva il rialzo sta acquistando consensus a livelli di Sentiment, fatto naturale visto che prosegue da 1,5 mesi, ma vi sono ancora timori consistenti di qualche improvviso rovescio (sottolineo correzione con inversione).
10 maggio 2020 – Eugenio Sartorelli – www.investimentivincenti.it
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