Indicatori di Sentiment sull’S&P500, fase attuale e prospettive di Eugenio Sartorelli

Vediamo cosa ci possono dire alcuni indicatori desunti dal mercato delle Opzioni sul principale mercato mondiale.

Ricordo che il mercato delle Opzioni è un mercato formato da specialisti, i quali si posizionano in funzione di anticipare cosa potranno fare (o non fare) i mercati sottostanti. Inoltre il mercato Usa è quello dove si concentrano i maggiori Volumi di Opzioni.

Iniziamo con il grafico del Put/Call ratio (dati giornalieri a partire dal gennaio 2020 e sino alla chiusura dell’8 settembre):

Fonte: elaborazione dell’autore

Ricordo che il P/C ratio è un indicatore contrarian che ha alcune similitudini con il Vix. Qui è rappresentato il Total ratio che tiene conto dei Volumi delle Opzioni sia sull’indice S&P500 che sui singoli titoli. In figura vi è una media mobile esponenziale a 8 periodi per renderlo meno frastagliato.

Questo Indicatore è in salita dal 1° luglio (vedi freccia blu) ed oramai da oltre 1 mese gravita intorno al livello medio a 2 anni. Considerando che l’IndiceS&P500 resta in chiaro rialzo, il P/C ratio ci segnala che vi è un buon numero di coperture da parte degli operatori professionali, che restano sì investiti sui titoli dell’S&P500, ma si coprono dal rischio acquistando Put.

Segnalo che il P/C ratio solo sull’indice S&P500 è ben maggiore di 1 su tutte le varie scadenze delle Opzioni ed un totale generale sopra 2, una ulteriore conferma di quanto scritto poco sopra.

Passiamo ora allo Skew Index (dati giornalieri sempre a partire dal gennaio 2020):

Fonte: elaborazione dell’autore

Questo Indicatore è legato alla pendenza della Curva della Volatilità Implicita delle Opzioni. In sintesi, quanto più il valore è alto tanto più sono cariche di Volatilità Implicita le Put out of the money, che sono Opzioni spesso utilizzate per coprire portafogli o comunque posizioni rialziste sull’S&P500.

Questo indicatore ha fatto un massimo assoluto il 17 giugno con valori oltre 160 (vedi freccia blu); successivamente è sceso, ma attualmente resta ben sopra 150 (valore storicamente elevato) e sopra la banda elevata.

Questo grafico conferma ancora di più che gli operatori professionali restano investiti sui titoli dell’S&P500 o sull’indice stesso, ma si coprono dal rischio improvvisi ribassi acquistando Put.

Da ultimo vediamo Indicatore Sintetico di Sentiment (di mia creazione), che tiene conto di numerosi fattori, soprattutto legati al mondo delle Opzioni e della loro correlazione con l’Indice S&P500:

Fonte: elaborazione dell’autore

Questo Indicatore si vede come segua spesso (ma non sempre) la tendenza dell’Indice S&P500 – quando non la segue vi sono dei segnali discordanti (divergenze). Come si vede dal massimo di questo indicatore di fine giungo (vedi freccia verde) vi è stata una costante discesa. Una chiara divergenza rispetto all’S&P500 che invece ha proseguito nella sua salita.

Pertanto anche questo Indicatore segnala una struttura del rialzo dell’S&P500 non particolarmente solida.

 

In definitiva, 2 Indicatori legati alle Opzioni (P/C ratio e Skew) segnalano che gli operatori professionali hanno da oltre 1 mese timori di possibili improvvise correzioni dell’Azionario Usa; per ora non alleggeriscono i loro portafogli azionari, ma si cautelano dal rischio acquistando Put. Anche l’Indicatore sintetico di Sentiment segnala una possibile fase di rallentamento della forza.

A cura di:

Eugenio Sartorelli

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