La crescita americana vista dalle banche centrali locali – febbraio 2022

Il 2022 è iniziato all’insegna dell’incertezza e dei bruschi cali borsistici. In molti hanno provato a posteriori ad illustrarne le cause, riferendosi in particolare al tema del possibile aumento dell’inflazione e quindi di possibili rialzi dei tassi d’interesse.

Come sapete, periodicamente portiamo il lettore verso un’informazione diretta e non asimmetrica grazie alla possibilità che ci viene concessa gratuitamente dagli uffici studi delle banche centrali locali dei singoli stati americani.

La Federal Reserve americana infatti è universalmente nota ma pochi sanno che molti stati, dodici per la precisione, hanno una propria Reserve locale e che ciascuna di queste dodici filiali locali confluisce e contribuisce alla sintesi delle analisi e del pensiero di quella Federale/Centrale, la famosa FED appunto.

Da tanti anni le nostre fonti principali in merito alla misurazione della crescita statunitense erano due: l’ufficio studi della FED di Atlanta e l’ufficio studi della FED di New York. Quest’ultimo purtroppo ormai da tempo ha cessato di pubblicare i suoi dati a causa dell’impatto della pandemia nel rendere meno puntuale il modello con cui viene calcolato il PIL.

Nel nostro ultimo numero di ottobre dedicato all’argomento, avevamo evidenziato come le risultanze del modello della FED di Atlanta fossero molto discordanti rispetto al consensus economico.

Dopo le perplessità relative alla crescita del terzo trimestre dell’anno scorso, in data 26 gennaio 2022 l’ufficio studi ha pubblicato i suoi dati definitivi relativi al quarto trimestre 2021:

Clicca sull’immagine per accedere alla fonte

Un roboante + 6,5 % su base annua che esalta il consensus economico e giustifica il raggiungimento dei nuovi massimi borsistici di inizio anno, prima della rovinosa caduta di tutti i listini del mese di gennaio.

Ancora una volta lo studio sottolinea anche il fatto che spesso i dati sono differenti a conferma delle difficoltà di elaborare un modello previsivo sulla crescita efficace stante la variabilità e l’ampiezza dei dati positivi e negativi per l’economia reale.

In questi giorni dunque sono usciti i primi dati relativi al primo trimestre 2022, e ricordo che si tratta di dati sempre annualizzati.

Clicca sull’immagine per accedere alla fonte

Rispetto a quelli pubblicati solo pochi giorni fa, il 26 gennaio appunto, seppur inerenti al IV trimestre 2021, possiamo notare varie cose:

  • Il consensus economico si è quasi dimezzato;
  • Una crescita su base annua del 3 % sarebbe comunque un dato superiore alla crescita media recente pre-pandemia;
  • L’attesa dell’ufficio studi della FED di Atlanta è di soli 0,1 % su base annua un dato particolarmente preoccupante;
  • Le differenze tra i due dati tornano ad essere consistenti.

L’inizio anno così burrascoso per i listini azionari potrebbe trovare anche parziale spiegazione ex-post con attese di crescita economica inferiori a quanto ritenuto solo un mese fa.

Nello stesso tempo, se così fosse, l’eventuale ripresa delle quotazioni dei mercati azionari potrebbe essere dovuta al venir meno delle pressioni inflazionistiche, specie negli Stati Uniti. Inoltre non sarebbe più così semplice immaginarsi una stretta monetaria da parte delle banche centrali se la crescita fosse questa. Alcuni operatori si attendono ben 5 rialzi dei tassi da parte della FED, altri solo 2: la situazione dunque resta molto incerta. Rimane inoltre sul tavolo la questione della crescita reale mentre risulta difficile pensare di assistere in futuro ad un’inflazione duratura nel tempo senza che si verifichi uno strutturale aumento dei salari.

A questo proposito è utile osservare l’andamento da inizio anno di un noto strumento di replica passiva del mercato dei titoli obbligazionari indicizzati all’inflazione, l’ETF Xtrackers Global Inflation-Linked Bond UCITS ETF 1C EUR hedged (senza rischio cambio per l’investitore area Euro):

Clicca sull’immagine per accedere

Come si può notare il valore dell’investimento è diminuito del 2,11 % da inizio anno, nonostante tutti sostengano che l’inflazione mondiale sarà duratura. Ciò significa che non ci sarà più inflazione? Assolutamente non è così. Significa che sarà più contenuta rispetto a quello che si riteneva al 31 dicembre 2021. Ci troviamo quindi, come spesso accade, in una fase incerta in cui i mercati hanno dapprima stimato un livello d’inflazione attesa più alto ed oggi più basso.

E’ inutile fare pronostici, mentre risulta molto complicato prevedere cosa succederà.

Meglio costruire portafogli solidi magari utilizzando il lavoro già proposto da altri, quali ad esempio L’All Weather Portfoglio di Ray Dalio con i suoi mitici quadranti.

I quadranti alla base del ragionamento sono i seguenti:

E a seconda del quadrante queste sono le attività da privilegiare:

Le slides sono tratte dai momenti divulgativi di www.Openphinance.com condotti da Fulvio Marchese e Gabriele Turissini

Come già scritto ad ottobre, vorrei sottolineare che è molto importante costruire un portafoglio solido e diversificato che sappia reggere agli eventuali momenti di incertezza avendo al proprio interno le opportune forze tra loro decorrelate.

AVVERTENZE: I contenuti di queste note e le opinioni espresse non devono in nessun caso essere considerati come un invito all’investimento. Le analisi non costituiscono mai una sollecitazione all’acquisto o alla vendita di qualsivoglia strumento finanziario.

Queste note hanno per oggetto analisi finanziarie e ricerca in materia di investimento. Qualora vengano espresse delle raccomandazioni, queste hanno carattere generale, sono rivolte ad un pubblico indistinto e mancano dell’elemento della personalizzazione.

Sebbene frutto di approfondite analisi, le informazioni contenute in queste note possono contenere errori. Gli autori non possono in nessun caso essere ritenuti responsabili per eventuali scelte effettuate dai lettori sulla base di tali informazioni erronee. Chi decide di porre in essere una qualsiasi operazione finanziaria sulla base delle informazioni contenute nel sito lo fa assumendone la totale responsabilità.  

DISCLAIMER: The contents of these notes and the opinions expressed should in no case be considered as an invitation to invest. The analyzes never constitute a solicitation to buy or sell any financial instrument.

These notes relate to financial analysis and investment research. If recommendations are made, these are of a general nature, are aimed at an indistinct audience and lack the element of personalization.

Although the result of in-depth analysis, the information contained in these notes may contain errors. The authors cannot under any circumstances be held responsible for any choices made by readers on the basis of such erroneous information. Anyone who decides to carry out any financial transaction on the basis of the information contained in the site does so assuming full responsibility.