La crescita americana vista dalle banche centrali locali – maggio 2021

L’inflazione si è rivelata la grande protagonista della settimana.

Ma siamo così sicuri che i dati siano strutturali? o invece rappresentano solo una situazione contingente?

Proviamo a raccogliere qualche elemento autonomo di riflessione in più come al solito grazie al contributo degli uffici studi di due banche centrali americane: Atlanta e New York.

Abbiamo già avuto modo di illustrare le reciproche caratteristiche e in fondo pubblicherò i riferimenti diretti. Passiamo quindi direttamente alla visione dei dati aggiornati.

Partiamo dall’ufficio studi della Federal Reserve di Atlanta, spesso seguito dagli analisti più critici verso i dati pubblicati mainstream, basandosi solo su dati a consuntivo, su dati reali che vengono aggiornati in base alle varie pubblicazioni.

Ecco l’aggiornamento del 7 maggio 2021:

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Le attese per questo secondo trimestre sono ancora importanti pur con una contrazione di ben 2,6 rispetto alla precedente rilevazione del 4 maggio. Ricordo che i dati sono su base annua. Quello che colpisce è che prendendo in considerazione dati a consuntivo la FED di Atlanta è notoriamente ritenuta più affidabile da alti uffici studi.

Vi invido ad andare sul sito oggi pomeriggio o in serata e verificare il dato nuovo atteso per oggi non tanto nel suo valore assoluto quanto nel suo valore in rapporto agli ultimi due dati 13,6 % e 11,00 %.

Bisogna ancora oggi osservare che il Covid 19 ha reso tutti i modelli previsivi meno attendibili, come recita la stessa FED di Atlanta:

GDPNow non è una previsione ufficiale della Fed di Atlanta. Piuttosto, è meglio visto come una stima corrente della crescita del PIL reale basata sui dati economici disponibili per l’attuale trimestre misurato. Non sono stati apportati aggiustamenti soggettivi a GDPNow: la stima si basa esclusivamente sui risultati matematici del modello. 

In particolare, non coglie l’impatto del COVID-19 e della mobilità sociale oltre il loro impatto sui dati di origine del PIL e sui rapporti economici pertinenti che sono già stati rilasciati. Non prevede il loro impatto sui prossimi rapporti economici oltre le dinamiche interne standard del modello.

A differenza dell’ufficio studi della FED di Atlanta quello della FED di New York è sempre stato preso in considerazione sapendo che utilizza anche dati di sentiment, meno precisi dei dati concreti a consuntivo.

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Come potete vedere un dato atteso molto più modesto e pari solo al 5,1 %. Anche in questo caso l’ultima rilevazione è datata 7 maggio.

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Un dato in calo di 0,2 punti percentuali a causa dell’occupazione e dell’ISM manufatturiero.

Ricordo poi che il primo trimestre aveva avuto un dato pari ad una crescita del 6.39 % su base annua:

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Da non dimenticare poi il dato a consuntivo relativo al quarto trimestre 2020 – “solo” 2,58% su base annua – per certi versi sorprendente e secondo me non divulgato nelle modalità più opportune presso gli investitori.

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Anche in questa circostanza non è per nulla semplice arrivare a conclusioni definitive. Da un lato abbiamo l’ufficio studi che da sempre è più severo nelle sue valutazioni per questioni di metodo che ci segnala una crescita in atto ancora importante seppur in calo.

Nello stesso tempo i valori proposti da chi tiene conto anche degli indicatori di sentiment e che quindi dovrebbe riflettere maggiormente le attese positive post pandemiche, propone invece valori di crescita dell’economia interessanti e in linea con i grandi sforzi prodotti dalla banca centrale in termini di liquidità e incentivi fiscali.

Tutto sommato è solo a leggere il resoconto degli studiosi di Atlanta che potremmo trovare coerente l’ultimo dato inflattivo, molto meno seguendo le risultanze dell’operato dei colleghi di New York.

Non ci rimane che attendere l’evolversi della situazione a partire dal dato di questa giornata, ricordandoci che l’investimento è un processo e che quindi nel lungo periodo è la programmazione e il metodo che tutelano le nostre scelte a prescindere da quanto poi possa capitare nel breve.

I riferimenti del passato:

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