Il mercato mette a nostra disposizione delle strategie che ci possono permettere di investire nel difficile comparto delle obbligazioni con una “certa tranquillità”. Queste strategie hanno l’obiettivo di bypassare approcci basati su considerazioni personali, soggette, quindi, a rischi potenziali importanti.
Tra queste si possono indicare:
- la Strategia Barbell: tale strategia (di base viene applicata unicamente nella parte obbligazionaria, ma vi possono essere delle deviazioni nel suo utilizzo) prevede di investire in obbligazioni a breve termine e in obbligazioni a lungo termine, escludendo le obbligazioni a medio termine.
- la Strategia Ladder: tale strategia consiste nel suddividere il capitale destinato all’investimento obbligazionario frazionandolo su più scadenze temporali.
(PS: raccomando, personalmente, di estendere l’analisi di queste due strategie con il proprio consulente per approfondirne gli vantaggi, gli svantaggi e la fattibilità).
L’analisi della curva dei rendimenti come possibile strumento per cercare di contestualizzare il mercato obbligazionario, ma non solo. Un altro strumento importante che si può considerare è l’utilizzo della Forza Relativa. Tale indicatore confronta la forza di un prodotto finanziario (indici, settori, azioni, obbligazioni, materie prime,…) contro un altro prodotto finanziario (da non confondere, come spesso capita, on l’RSI, Relative Strength Indicator).
Di seguito due esempi, nel primo il rapporto tra eurusd dove l’andamento del prezzo e della forza relativa sono incorporate, mentre nel secondo il rapporto tra S&P 500 Value e S&P 500 Growth.