“Vedere la Terra dallo spazio ti cambia. Cambia il tuo rapporto col pianeta, con l’umanità. E’ una sola Terra”.
Non tutti possono permettersi di realizzare i propri sogni infantili, come Jeff Bezos, l’uomo più ricco di questa Terra, che ha annunciato così per il prossimo 20 luglio la sua partenza per un breve viaggio nello spazio, prima missione della sua compagnia di turismo spaziale Blue Origin. Ci sono pochissimi altri posti a disposizione a fianco del fondatore di Amazon e a suo fratello Mark, al quale ha gentilmente offerto il viaggio. Secondo The New York Times, i candidati sono quasi 6mila da 143 Paesi, che se li contenderanno all’asta, prezzo base 2,8 milioni di dollari.
Ma quel “vedere la Terra dallo spazio ti cambia” è molto più di una dichiarazione ispirata dall’emozione di un miliardario. Da anni infatti, gli scienziati stanno studiando un fenomeno chiamato Overview Effect, sperimentato da diversi astronauti a cominciare da Yuri Gagarin, in particolare però da quelli che hanno vissuto per un periodo sulla stazione spaziale orbitante, tra loro Paolo Nespoli. Si tratta di un cambiamento cognitivo irreversibile, che ha accomunato molti di quanti hanno visto la Terra dallo spazio. L’immagine di un pianeta piccolo e sospeso nel vuoto, in cui i confini non esistono, circondato da una sottile atmosfera, ha ispirato loro fortemente la consapevolezza che il pianeta sia un tutt’uno, che senza conflitti o barriere l’umanità debba impegnarsi per proteggerlo.
“Eravamo andati verso la Luna per esplorarla e quel che davvero facemmo con Apollo 8 fu esplorare la Terra” disse al ritorno Bill Anders,