Questione di prospettiva di Mario Valentino Guffanti

Molte volte le situazioni cambiano in base al punto di prospettiva da cui le guardi. Ma sui mercati finanziari è un errore non avere una visione continua sull’intero universo.

Attualmente l’attenzione è troppo rivolta al tema dell’inflazione e alla narrativa della banca centrale americana, per capire fino dove il mercato potrebbe scendere. Ma ogni tanto bisogna guardare anche nel resto del mondo. Il mercato cinese, dopo i suoi crolli di quest’anno, è stato ormai abbandonato e poco considerato. Ma se andiamo a verificare il suo indice di forza relativa, rispetto al mercato americano, abbiamo i primi segnali, anche se embrionali, che potenzialmente qualcosa potrebbe cambiare.

Nel grafico 1, abbiamo nel pannello superiore l’indice MSCI China in dollari, nel pannello centrale l’indice S&P 500, e nel pannello inferiore l’indice di forza relativa che confronta il mercato cinese con quello americano (quindi se l’indice sale, la Cina è più forte).

Fonte: elaborazione del grafico a cura dell’autore

Possiamo notare, a livello di curve di prezzo, che tutti e due i mercati sono sotto la loro media mobile a 200 giorni (curve in rosso), ma la Cina ha superato la sua media mobile a 50 giorni (curva in verde – punto a).

L’indicatore di forza relativa, dopo diversi tentativi nel primo trimestre di tentare di superare la sua media mobile a 50 giorni (curva verde – punto b), è finalmente riuscito a forarla trovandoci poi un supporto (c).

Se andiamo a vedere il grafico settimanale dell’indice MSCI China, possiamo notare che fra marzo ed aprile ha iniziato a creare una costruzione di breve termine rialzista, con l’oscillatore più veloce, lo RSI, che ha superato il livello di 50 (1), mentre quello più lento, il MACD, si è invertito con un cross della signal line (2).

Fonte: elaborazione del grafico a cura dell’autore

Quest’ultimo indicatore è ancora però sotto la zero line, ed i prezzi stanno raggiungendo la media mobile a 40 settimane, che è una resistenza (3).

Tuttavia, se l’indice cinese riesce a mantenere la costruzione rialzista in termini di forza relativa, vale la pena continuare a seguire gli sviluppi di questo mercato.

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