Conclusioni
Nei mercati finanziari è necessario non avere un approccio dogmatico per cui bisogna tenere sempre un occhio aperto sull’evento alternativo a quello scelto.
Per sintetizzare con il grande investitore Stanley Druckenmiller nei mercati “bisogna avere forti convinzioni tenute debolmente”
Ogni scelta deve essere fatta nella maniera più oggettiva possibile, analizzando i dati fondamentali macroeconomici, le valutazioni fondamentali (memento: il prezzo è ciò che paghi il valore è quello che ricevi, Warren Buffet), il posizionamento di mercato, la analisi tecnica etc.
È normale avere, specialmente dopo un anno come questo finora, un bias cognitivo molto accentuato e la “voglia di rischiare” è certamente ai minimi: abbiamo i nervi a dir poco provati dopo nove mesi di ribassi continui e diffusi su tutte le asset classes.
Nonostante tutto le probabilità, alla luce della nostra analisi, sono a favore di un fine anno volatile, ma con un tono decisamente positivo. Il NASDAQ, per esempio, dai massimi ha perso il 35%, e beneficerebbe molto da un rilassamento sui tassi, per cui un rialzo da questi livelli del 25% lo porterebbe a chiudere l’anno a -20% circa. In un anno così difficile restare fuori da un movimento del genere sarebbe un vero peccato, ovviamente con una tolleranza della volatilità. Fig 13