SPECIALE S&P 500 di nuovo a 3000 punti: il riassunto di The ELLIOTT WAVES lives on.

In questi minuti il futures sullo S&P 500 sta quotando sopra 3000 punti.

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In questi giorni si discute molto di questo rialzo definito dai più inatteso.

 

Si discute inoltre dei molti report relativi a grandi case d’investimento che hanno progressivamente ridotto la loro quota d’investimento azionaria.

 

Ognuno per un attimo deve provare a ricordarsi i livelli e le opinioni che sono state dati nelle varie date successivamente indicate.

 

Lo scopo di questo pezzo è valorizzare gli spunti che potevano e possono venire dalla nostra rubrica. Un contributo che potrebbe tornare utile in altre occasioni.

 

Report del 28 marzo, in piena crisi post minimi del 23 marzo:

 

Se dunque l’onda “a” si fosse effettivamente conclusa in area 2200, il mercato starebbe ora disegnando una “b” rialzista con obiettivi fino ad ora raggiunti intorno a 2600, primi livelli di resistenza importanti. La posizione degli indicatori del grafico daily lascerebbe intuire che ci sia ancora spazio per una ulteriore progressione del rialzo. Da un punto di vista tecnico sembra infatti che oltre quota 2650, l’indice SP500 possa spingersi verso 2850, area di resistenza molto significativa, oltre cui si potrebbe addirittura pensare di rivedere quota 3000, anche se al momento è forse prematuro parlarne.

 

Report del 5 aprile:

 

In seguito dovrebbe svilupparsi una “c” blu rialzista il cui obiettivo indicativamente dovrebbe posizionarsi in area 2850, con possibilità comunque di estendersi ulteriormente, anche verso l’area 3000 come abbiamo già fatto cenno nello scorso aggiornamento.

Questa estensione rialzista compresa ragionevolmente tra 2850 e l’area 3000 rappresenterà l’onda “b” viola che, una volta esaurita lascerà spazio ad una “c” viola ribassista con obiettivi che andremo a calcolare quando avremo più dati e informazioni dopo le prossime sedute.

Report del 19 aprile:

 

Il rimbalzo impostato dagli indici americani si sta estendendo oltre quelle soglie che la maggior parte degli analisti e investitori attendeva.

Per la maggior parte di essi infatti l’area 2750 avrebbe potuto rappresentare l’esaurimento del recupero in atto, mentre già in chiusura della scorsa settimana lo SP500 si era spinto fin verso 2885.

Come ricorderete (e come potete rileggere nella analisi precedente) i nostri obiettivi di rialzo erano invece già più estesi rispetto alla media degli analisti e individuavano l’area 2850 quale primo probabile obiettivo, oltre cui si poteva ritornare in area 3.000.

Dai movimenti tracciati questo scenario di ulteriore estensione rimane certamente confermato: il prossimo obiettivo raggiungibile dunque è rappresentato dall’area dei 3000 punti, oltre cui si affaccerebbe la possibilità grafica di una estensione fino a 3130/3150.

 

Report del 26 aprile:

 

Per completezza segnaliamo che potremo considerare esaurita la “b” solo quando l’indice scenderà al di sotto dell’area 2630: fino a che questi livelli tengono la “b” attualmente in corso e dunque il movimento di rialzo in essere potrebbe continuare ad estendere verso 2930, ma forse anche oltre. Vedremo come sempre l’evoluzione della prossima settimana.

 

Report del 3 maggio:

 

Come dicevamo, e come si evince dal grafico, a questo punto la “b” viola potrebbe spingere il mercato su livelli più alti di quelli visti sinora e comunque già da noi ipotizzati alcune settimane fa, permettendo allo SP500 di raggiungere e superare quota 3000 e forse 3150/3200.

 

Report del 17 maggio:

 

Per tirare le somme circa lo SP500 dunque è la struttura di base ovvero che il mercato abbia trovato la sua “a” viola sui minimi di marzo e sia ancora in definizione della “b” viola con un movimento rialzista che potrebbe ancora non essere stato ultimato.

Ricordiamo che al completamento della “b”, dovrebbe seguire una “c” viola nuovamente ribassista e simile per portata alla “a” viola.

Solitamente onde correttive molto complesse sono tipiche dei mercati che sono stati caratterizzati da tendenze molto forti, nei quali la correzione da un lato richiede profondità di movimento e dall’altro incorpora spinte rialziste ancora vivaci.

Il corretto conteggio delle sotto-onde così come appare ora potrebbe subire ulteriori variazioni nelle prossime settimane, all’interno però di una struttura che dovrebbe essere confermata.

 

Report del 24 maggio:

 

Anche la posizione degli indicatori, soprattutto quelli sul grafico dei 60 minuti, sembra indicare una ulteriore estensione del movimento al rialzo che per ora ha visto massimi a 2980.

Ricordiamo che per ora lo scenario di medio resta quello di una grande struttura a-b-c- viola, di cui fino a questo momento abbiamo visto completata solo la “a” viola e siamo in attesa del completamento della “b” viola ragionevolmente in area 3050.

Conclusioni.

La prima conclusione è la più importante. Nessuno ovviamente può sapere cosa succederà a questo punto. Quello che seriamente si può provare a fare e ipotizzare uno scenario ritenuto statisticamente, tecnicamente più probabile.

Squadra che vince poi non si cambia. Il lavoro degli studiosi americani delle Onde di Elliott integrato dal nostro contributo qua e là ci ha portato fino a qui e onestamente merita fiducia. E’ chiaro che scegliere uno scenario solo, anche se il più probabile, non è mai semplice. Seguendo questa tecnica di lavoro ci si deve aspettare una seconda ondata negativa dei prezzi. Seguiteci per provare insieme a noi settimana dopo settimana su cosa riflettere.

Nelle fasi più convulse gli operatori più positivi ipotizzavano un massimo ritorno dell’indice a 2750 punti mentre il gruppo di chi ipotizzava tracolli ampi ed immediati si infoltiva mano a mano che i prezzi scendevano. Oggi invece gli stessi catastrofisti sono preoccupati di essere senza azioni in portafogli e sono loro, con la loro motivata incertezza e avidità, che stanno probabilmente sostenendo le quotazioni. E’ molto difficile in questi casi, per tutti, in generale, ma soprattutto per chi non si trova nella situazione ideale.

Il confronto con i colleghi negli anni mi ha insegnato a non portare più avanti scelte nette. (NdR un saluto a Fulvio Marchese, a Luigi Rossi, a Alessio Marino, a Francesco Martone, a Marco Mantovani). Bisogna scegliere bene il proprio profilo di rischio e a seconda delle fasi essere sottopesati o sovrappesati. Oggi credo varrebbe la pena di riflettere bene su questo concetto, ricordandoci che di lungo il mercato azionario paga sempre e che spesso tutta la nostra avidità, frenesia o insicurezza ci accompagna solo verso l’errore.

 

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