The ELLIOTT WAVES lives on: S&P 500 Weekend Report del 11 novembre 2019

Ancora una puntata dedicata al lavoro del team di Anthony Caldaro, analista americano prematuramente scomparso quest’anno.

Ricordo che il mio intento è quello di trasmettere il più integralmente possibile i contenuti del commento settimanale senza esprimere la mia opinione, se non per cercare di semplificare l’analisi delle onde di Elliott.

 

ANALISI DI MEDIO TERMINE DELLO S&P 500 AL 11 NOVEMBRE

Il breakout impostato alla rottura della resistenza a 3020 è continuato anche la scorsa settimana, con l’indice SP500 che ha fatto segnare un nuovo massimo storico per chiudere a 3093.

Tutti e quattro gli indici più importanti (SP500, Dow Jones, Nasdaq e Nasdaq 100) hanno messo a segno rialzi intorno all’1%.

Sul fronte economico, l’indice PMI è uscito leggermente al di sopra delle aspettative con un 54,7 riportato contro 53,5 previsto, mentre i nuovi occupati sono stati pari a 211 mila contro i 215 mila previsti e il sentiment dei consumatori è stato pari a 95,7 contro i 96 previsti.

Tutto resta invariato a livello di conteggio di lungo termine rimane invariato con il minimo di Super Cycle SC2 visto a marzo 2009 e seguito da una grande onda “I” blu culminata a maggio 2015 e seguita dalla “II” blu esauritasi a febbraio 2016. Da allora è in corso una grande onda “III” blu che si sta a sua volta scomponendo in tante sotto-onde di grado diverso. Secondo il nostro conteggio di medio termine dunque ci troviamo ora in una 3 gialla, inserita in una “III” verde, a sua volta facente parte di una 3 blu. Il conteggio resta rialzista fino a che il livello 2930 fornirà supporto per il futuro, con supporti importanti di breve invece situati già a 3020, ovvero su quei livelli di precedente resistenza ora divenuti appunto supporto.

Tratto da: https://caldaro.wordpress.com/2019/11/10/weekend-report-30/

 

N.d.R. Per un possibile aiuto nella comprensione delle tecniche utilizzate dagli analisti americani, potrete consultare un piccolo e semplice tutorial privato al seguente link:

https://www.youtube.com/watch?v=Dydv95GH4WE&feature=youtu.be

è stato realizzato la scorsa settimana ma vista la fase, visto il comportamento delle onde, si presta ad una lettura più didattica del solito e potrebbe semplificare l’approccio.

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