Ancora una puntata dedicata al lavoro del team di Anthony Caldaro, analista americano prematuramente scomparso quest’anno.
Ricordo che il mio intento è quello di trasmettere il più integralmente possibile i contenuti del commento settimanale senza esprimere la mia opinione, se non per cercare di semplificare l’analisi delle onde di Elliott.
ANALISI DI MEDIO TERMINE DELLO S&P 500 AL 18 AGOSTO
Dopo le ultime sedute di borsa, il conteggio preferito risulta ora essere quello secondo il quale dopo l’esaurimento dell’onda “i” verde in area 3018 si stia sviluppando un’articolata struttura correttiva con una onda “a” arancione con minimi a 2822, una “b” arancione arrivata fino a 2943 e una “c” ancora in formazione che potrebbe in realtà anche già essersi esaurita sui minimi visti in area 2825. In questo caso il movimento ripartito dai minimi a 2825 potrebbe già essere la ripresa del movimento impulsivo rialzista, del quale comunque serviranno conferme nelle prossime sedute. Gli stessi autori del blog pensano di non avere ancora abbastanza elementi per pensare che il rialzo sia già ripartito visto che non hanno ancora attribuito la “c” arancione al minimo fatto a 2825.
Questa settimana il blog nel suo consueto aggiornamento riporta anche un breve commento sul fronte tassi, visto che il trentennale americano ha fatto segnare i minimi assoluti di sempre, con il rendimento del T-bond sceso sotto il 2% e giunto sino a minimi a 1,91%. Gli autori riportano dunque un aggiornamento del grafico, aggiornando quanto già ipotizzato da Tony Caldaro ancora nel 2016. A loro avviso le ragioni che oggi hanno condotto a questi nuovi minimi sono ascrivibili non solo alla guerra delle tariffe, ma in particolare all’esplosiva situazione economico/politica in Asia per l’inarrestabile ondata di proteste ad Hong Kong e al rischio di recessione in Europa.
Al momento questi timori sonno riflessi solo sul mercato obbligazionario mentre non sono percepibili sugli altri mercati. Gli indici azionari infatti per ora (Sp500, Nasdaq e Dow Jones) restano tutti impostati nel lungo periodo in favore di un conteggio impulsivo rialzista. Occorre segnalare però che i nuovi minimi raggiunti sul fronte dei rendimenti obbligazionari hanno suscitano un’accesa discussione all’interno del gruppo, che ha elaborato sull’Sp500 un conteggio alternativo a quello attuale. Il conteggio alternativo prevede un’evoluzione più ribassista della fase di calo in corso. Al momento però le probabilità attribuibili a questo conteggio alternativo sono molto basse e pertanto gli autori non ritengono di prenderle in considerazione anche se ne seguiranno l’evoluzione, aggiornando in caso i loro commenti.
Tratto da https://caldaro.wordpress.com/2019/08/17/weekend-report-18/