Filippo Donati – A tuo avviso, come può essere definito il Fondo Sanitario migliore?
Gianluca Davascio – Esistono oggi oltre 400 tra Enti, Casse di Assistenza, Fondazioni e Società di Mutuo Soccorso aventi esclusiva attività sanitaria, tutte organizzazioni raggruppate nei Fondi Sanitari in un settore ancora poco regolamentato. Risulta quindi evidente che un consumatore si trovi a dover effettuare scelte non sempre agevoli che, una volta effettuate, rischiano di essere verificate a spese di un servizio non adeguato alle aspettative.
Possono però essere valutati alcuni elementi, che seppur non determinanti, rappresentano almeno in parte un indice di garanzia. Un primo elemento è sicuramente l’approccio che il Fondo ha verso il mondo assicurativo, inteso come rapporti di cessione di parte del rischio attraverso accordi mutuati dal mondo riassicurativo. Altro elemento è la capillarità del network di centri convenzionati che consentono l’effettiva fruibilità delle prestazioni e quindi lo standard di servizio garantito. Da ultimo citerei senza dubbio sia le capacità di gestire i sinistri (tempi di attesa, presa in carico e liquidazione dei sinistri), ma anche la presenza di una struttura organizzativa all’interno del Fondo stesso: Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale, Centrale Salute, ecc.
Filippo Donati – Quali sono le prestazioni coperte da un Fondo Sanitario Integrativo?
Gianluca Davascio – Le prestazioni offerte da un Fondo Sanitario Integrativo sono rappresentate da tutte quelle prestazioni cosiddette ‘extra LEA’, quelle cioè non in concorrenza con le prestazioni garantite dallo Stato, ma ad integrazione delle stesse.
Dalle spese dentarie sino alla chirurgia estetica fino alla medicina alternativa sono tutte prestazioni che hanno l’obiettivo di completare quanto oggi garantito dal SSN.